22 set 2009

Juventino, ma di rito amaranto (e neroverde)....

Cari lettori, grazie ad un noto interista della setta degli illuminati, spike, da oggi ho la mia fede ufficiale calcistica: sono juventino di rito amaranto e neroverde. Juventino che ve lo spiego a fare, è un modo di essere (e non è ladro, no non è ladro, capito!!!), un modo di percepire il calcio come una battaglia da vincere, fino all'ultimo respiro. Amaranto perche essendo nato a 50km da Reggio Calabria, la Reggina l'haiu nto cori i reggini l'haiu nto c...., per dire che i riggitani non sono proprio nelle mie grazie, ma tant'è...Neroverde perche i colori sociali della U.S. Palmese sono questi. E la Palmese rappresenta per me il primo calcio da tifoso, quello da stadio, che vai a gridare e ad incitare e a sentire i vecchi che ne dicono di tutti i colori. Il calcio da bambino, senza tv, con la radiolina e il campo in terra battuta davanti dove 22 giocatori locali si rompono le corna per divertimento e per guadagnare qualcosa. Il calcio degli amici calciatori che raccontano le stronzate combinate in trasferta o le risse da codice penale nei campi di tutta la Calabria. Quello di quando vai a vedere i tuoi compagni di scuola che la domenica giocano al "campo". Bei tempi....PS lo so, non ve ne puo fregare un chupa chups....

1 commento:

  1. A proposito di campi da calcio calabresi:

    Estate 1992. Sui muri dello "stadio" di Brancaleone lego: "La vita è merda e la merda è piena di vita".

    Il mio primo proverbio in italiano...

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Possibilmente scrivete stronzate.