10 ott 2010

Facile profeta...purtroppo....




Samuele Bersani è stato profeta ma anche attento osservatore del trattamento mediatico dei crimini più efferati. Inutile dire che non si impara nulla, ma anzi si peggiora sempre di più.....

8 ott 2010

Libertà di stampa

E' di questi giorni la notizie delle indagini della magistratura su "Il Giornale". Ma la tanto sbandierata libertà di stampa come si attua. Presumiamo che "il Giornale" dopo il dossier di Fini (tutte cose vere, praticamente si è smentito nulla) avesse in mente di fare un dossier sulla Marcegaglia, dove starebbe il problema? Si fanno mille indagini su Berlusconi, si sono fatte mille domande sui suoi rapporti con donne, esponenti della malavita, corredate di foto prese in luoghi privati e ci si è sempre trincerati dietro la legittima libertà di stampa e d'informazione. Ora, presumendo che dietro al Giornale non ci sia nessuna volontà di fare cronaca ma di fare battaglia politica, ma ditemi cosa fanno Repubblica, il Fatto, L'unità, Liberazione, Manifesto, Stampa? Dove sta il confine tra diritto di cronaca e informazione e battaglia politica? E cosa fa del Giornale un caso a parte, con indagini della magistratura e perquisizioni. Ma se Berlusconi avesse fatto un esposto alla magistratura e ci fossero state le perquisizioni a Repubblica, cosa pensate che si sarebbe detto in questi giorni? Si sarebbe parlato di regime, di nazismo, di P2, di fascismo. Invece adesso gli altri giornali non solo non solidarizzano con quelli che evidentemente non sono loro colleghi (dopotutto ognuno ha il proprio padrone....), ma li tacciono di nemici dell'informazione perche servi di Berlusconi, ascari. Per favore, fatemi scendere.

2 ott 2010

Non c'è alcuna speranza

In giro non si vede anima viva....nessuno sarà mai in grado di cambiare le cose in questo Paese....lamentarsi, indignarsi, farsi il sangue amaro è inutile....Altro che Dipietro, De Magistris, Fini, Casini, il PD, Grillo....questa gente non ha alcun senso delle cose, se non quello del protagonismo e dell'individualismo...siamo lontani anni luce da una politica atta al servizio dello Stato, inteso come insieme di istituzioni e cittadini. Berlusconi è la punta emersa dell'enorme iceberg di fandonie, bugie, intrallazzi, maneggi, porcherie. Ma è stato scelto come solo nemico pubblico. E intanto il paese non ha guida e non ha futuro. Nessuno che parli alla gente di progetti, di futuro, di cambiamenti. Tutti a difendere qualcosa di gia costituito (e Dio solo sa cosa sia fatto bene in Italia...anche la difesa della magistratura mi sembra solo un esercizio di stile populista e contro...), quando in realtà il paese va avanti per inerzia e solo perche è incastonato in un mercato globale da tempo. In Sudamerica saremmo gia alle squadre della morte e alla guerriglia urbana. Ma da anni. Non ci si rende conto che non è possibile vivere alla giornata, da un lato fregandosene di fare le cose dall'altra aspettando che l'altro cada per poi non sapere cosa farne di quel potere, se non per fare i propri interessi. Non ci fidiamo piu di nessuno. Questa è la verità. E infatti in questo casino tutti hanno diritto di parola, perche nessuno in realtà è in grado di dare risposte concrete. Dove stiamo andando? Dove vogliamo andare? Si urla si sbraita si fanno grandi discorsi vuoti senza comprendere che le chiacchiere stanno a zero. Per tutti. Non aspettiamoci golpe, rivoluzioni, reazioni. Non ci sarà nulla di tutto questo. Questi nuovi movimenti, miopi, intrisi di odio e per nulla propositivi, sono frutto di un'antipolitica che è figlia di quell'anarchia che affonda nel cuore degli italioti. Nessuno vuole comandare, tutti vogliono governare. Le responsabilità sono sempre degli altri. Beh io sarei anche disposto a prendermi le mie responsabilità, sarei anche disposto a sacrificare me stesso se questo dovesse significare migliorare il paese. Ma nessuno me lo permetterebbe di fare. E da soli non si fa nulla. E allora? Allora nulla, immischiamoci pure noi in questa melma, adattiamoci, non alimentandola. Sfruttiamola, come lei sfrutta noi. Truffiamo, delinquiamo. Prendiamoci tutto quello che si puo. Lo sciacallo. Questo deve essere il nostro emblema. E quando tutto sarà compiuto, non piangiamo noi stessi. Che nessuna lacrima potrà mai aiutare a pentirci. Siamo un popolo di canaglie. Accettiamolo.

27 set 2010

Il ritorno dello Jedi...

Povero blog, ti avevo abbandonato da oltre un anno....oh blog oh blog non litighiamo più....

30 nov 2009

Domani...

Ogni giorno nasce un nuovo giorno. E per quanto questo possa sembrare banale non lo è. Hai pensato che rinasciamo ogni giorno? Ogni scoccare di mezzanotte, entriamo in una nuova vita, entriamo nel domani. Oggi è già domani, perché domani verrà sempre come è sempre venuto. Lo scorrere del tempo non cambierà mai. Ma allora perché affannarci? Perché siamo qui a decidere cosa fare adesso, quando c’è domani? Tu penserai: ma come se oggi è già domani cosa cambia nel fare le cose adesso o domani? Cambia. Adesso puoi ascoltare il tuo cuore. Si ascoltare il tuo cuore. E non parlo di un senso figurato, di ascoltare noi stessi. Io parlo dei battiti, della vita che scorre dentro di noi. Vita vera. Non sensazione di essere vivo. Lo sei. E’ la natura che dice che lo sei. E’ il tuo cuore che pompa sangue nelle vene che dice che sei vivo. E’ una musichetta, può cambiare velocità, ritmo, ma è una musica perpetua. Pensaci: puoi sempre sentire battere il tuo cuore. E non smetterà mai. Mai è il limite della tua vita, se ancora non l’hai capito. Ma spiegami: cosa importa se muori? Il tuo cuore smetterà di battere, ma tu non ci sarai per sentire che non batte più. Cosa ti importa di morire? L’importante è la vita non la morte. Quanta importanza si dà ad una cosa scontata. Adesso tu sei qui e leggi queste parole: cosa conta la morte? Oggi come domani tu sarai qui. Potresti dirmi: e se domani per me non ci fosse? Tu non lo sai che non domani non ci sarà per te. Neanche se tu fossi in un letto di ospedale ormai morente, potrai mai sapere che domani non ci sarai. Quindi domani tu ci sei. Perché domani è un oggi di ieri. Capiscimi: non ti voglio dire che vivremo in eterno. L’eterno è la nostra vita. Purchè sia vita e non pensiero all’oggi inutile. Esiste solo domani quindi. Domani in quanto facente parte di oggi. Perché è il futuro che conta. Non il presente e tantomeno il passato. Pensare e fare cose oggi che non hanno senso nel domani, è inutile dunque. Oggi devi pensare a te stesso. Guardati intorno: vedrai cosa è la vita. Non puoi vedere: ascolta ciò che ti sta intorno, sentirai cos’è la vita. Non puoi sentire e vedere: parla. Ogni tua parola sarà vita per te. Non puoi parlare sentire vedere: pensa. Ogni pensiero sarà vita per te. Cogito ergo sum. Non è mica una cazzata sai. O pensavi lo fosse? Eppure sai, sento di non averti convinto. E’ giusto che tu non sia convinto. Non ho la presunzione di convincerti. Però lasciami dire una cosa: non avresti mai pensato che ti potessi scrivere una roba simile. Non è vita questa? Sennò restiamo tutti qui a pensare a oggi pensando che domani sia troppo tardi. Il proverbio più stupido dell’universo: meglio un uovo oggi che una gallina domani. Cazzate. Domani io ci sono e magno di più con la gallina. Che me frega se io ho l’uovo oggi??? Se domani non ci fossi, il problema non si porrebbe. La saggezza popolare basata sull’oggi, sull’immediatezza delle cose, come se esistessero solo oggi, è una paurosa follia. Che vita sarebbe se io domani sapessi di non esserci? A cosa servirebbe tutto. A niente. Tu mi dirai adesso: ho trovato uno che sa che domani non ci sarà più!!! Lo so: parli dei condannati a morte. Vero. Anzi quasi vero. Perché l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo e del domani non vi è certezza. Ma non come lo intendeva Lorenzo il Magnifico. Che ne sai tu che domani la sedia si rompe, l’iniezione non fa effetto, la camera a gas ha una perdita???? Può succedere sai? Magari è solo una piccola probabilità ma esiste. E allora? Perché non pensare che domani verrà? Anzi se ti stanno giustiziando è domani. Li hai fregati. Tu sei arrivato a domani. Ti ho convinto? Forse no. Non importa. Forse nemmeno sei arrivato a leggere fino a questo punto. Non importa. Tanto io sto ascoltando il mio cuore: sai batte. Come il tuo se mi leggi. Ok. Ti saluto. È stato bello scriverti. Scriverti una cosa che leggerai. Quindi domani. Oggi io scrivo domani. Vedi: è bello scrivere. Perché lo scrivere è sempre domani. Oggi è domani. Una foto è l’oggi nel domani. Un film lo stesso. Tutto è domani. Che bello. Vedi: mentre scrivo sto trovando altre cose che sono domani. Ma tutto è domani. Quindi non ti elenco più niente. Tanto tutto è domani. Ciao ci vediamo domani: il più bel saluto che si possa fare, semplicemente perché hai già realizzato il saluto. Pensa che domani verrà sempre e sarai felice. L’ho scritta io di mio pugno per farti conoscere che oggi è domani.
Giuliano

La pensione del Blasco....

Cari lettori, vorremmo fare un'appello all'Enpals, l'ente previdenziali per gli artisti. Signori dell'Enpals, accettate la richiesta di pensione avanzata dal signor Vasco Rossi. L'uomo ormai non è più capace di lavorare e produrre in autonomia. Lo si capisce dalla cover di Creep dei Radiohead. Come può un grande rocker come lui (la ggggente dice così e io mi adeguo alla massa.....)dover fare una cover come singolo, di un pezzo di oltre 10 anni fa, cosi tanto per riesumare qualcosa che i diciottenni di oggi forse non hanno mai sentito (mi sembra proprio difficile comunque.....)? La parola d'ordine è una sola, caro Vasco: RITIRATIIIIIIIII!!!

25 nov 2009

Autocelebrazione....

E oggi son 30....sono adulto? sono gggiovane? sono anziano? Boh è un età così strana questa. Conosco persone che a quest'età avevano già 3 figli e altre che ancora non avevano concluso l'università. Altri indipendenti e altri ancora in casa con i genitori. Altri seri lavoratori e altri fannulloni. Insomma siamo ancora lontani dalla stabilità mentale e sociale definitiva. Io ne sono un classico esempio: vorrei diventare adulto, ma non voglio del tutto. Magari quando mi sposerò maturerò definitivamente. O magari sarò ancora più cazzone di prima....Ps Cari lettori, specifico che non so se e quando mi sposerò.