Ogni giorno nasce un nuovo giorno. E per quanto questo possa sembrare banale non lo è. Hai pensato che rinasciamo ogni giorno? Ogni scoccare di mezzanotte, entriamo in una nuova vita, entriamo nel domani. Oggi è già domani, perché domani verrà sempre come è sempre venuto. Lo scorrere del tempo non cambierà mai. Ma allora perché affannarci? Perché siamo qui a decidere cosa fare adesso, quando c’è domani? Tu penserai: ma come se oggi è già domani cosa cambia nel fare le cose adesso o domani? Cambia. Adesso puoi ascoltare il tuo cuore. Si ascoltare il tuo cuore. E non parlo di un senso figurato, di ascoltare noi stessi. Io parlo dei battiti, della vita che scorre dentro di noi. Vita vera. Non sensazione di essere vivo. Lo sei. E’ la natura che dice che lo sei. E’ il tuo cuore che pompa sangue nelle vene che dice che sei vivo. E’ una musichetta, può cambiare velocità, ritmo, ma è una musica perpetua. Pensaci: puoi sempre sentire battere il tuo cuore. E non smetterà mai. Mai è il limite della tua vita, se ancora non l’hai capito. Ma spiegami: cosa importa se muori? Il tuo cuore smetterà di battere, ma tu non ci sarai per sentire che non batte più. Cosa ti importa di morire? L’importante è la vita non la morte. Quanta importanza si dà ad una cosa scontata. Adesso tu sei qui e leggi queste parole: cosa conta la morte? Oggi come domani tu sarai qui. Potresti dirmi: e se domani per me non ci fosse? Tu non lo sai che non domani non ci sarà per te. Neanche se tu fossi in un letto di ospedale ormai morente, potrai mai sapere che domani non ci sarai. Quindi domani tu ci sei. Perché domani è un oggi di ieri. Capiscimi: non ti voglio dire che vivremo in eterno. L’eterno è la nostra vita. Purchè sia vita e non pensiero all’oggi inutile. Esiste solo domani quindi. Domani in quanto facente parte di oggi. Perché è il futuro che conta. Non il presente e tantomeno il passato. Pensare e fare cose oggi che non hanno senso nel domani, è inutile dunque. Oggi devi pensare a te stesso. Guardati intorno: vedrai cosa è la vita. Non puoi vedere: ascolta ciò che ti sta intorno, sentirai cos’è la vita. Non puoi sentire e vedere: parla. Ogni tua parola sarà vita per te. Non puoi parlare sentire vedere: pensa. Ogni pensiero sarà vita per te. Cogito ergo sum. Non è mica una cazzata sai. O pensavi lo fosse? Eppure sai, sento di non averti convinto. E’ giusto che tu non sia convinto. Non ho la presunzione di convincerti. Però lasciami dire una cosa: non avresti mai pensato che ti potessi scrivere una roba simile. Non è vita questa? Sennò restiamo tutti qui a pensare a oggi pensando che domani sia troppo tardi. Il proverbio più stupido dell’universo: meglio un uovo oggi che una gallina domani. Cazzate. Domani io ci sono e magno di più con la gallina. Che me frega se io ho l’uovo oggi??? Se domani non ci fossi, il problema non si porrebbe. La saggezza popolare basata sull’oggi, sull’immediatezza delle cose, come se esistessero solo oggi, è una paurosa follia. Che vita sarebbe se io domani sapessi di non esserci? A cosa servirebbe tutto. A niente. Tu mi dirai adesso: ho trovato uno che sa che domani non ci sarà più!!! Lo so: parli dei condannati a morte. Vero. Anzi quasi vero. Perché l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo e del domani non vi è certezza. Ma non come lo intendeva Lorenzo il Magnifico. Che ne sai tu che domani la sedia si rompe, l’iniezione non fa effetto, la camera a gas ha una perdita???? Può succedere sai? Magari è solo una piccola probabilità ma esiste. E allora? Perché non pensare che domani verrà? Anzi se ti stanno giustiziando è domani. Li hai fregati. Tu sei arrivato a domani. Ti ho convinto? Forse no. Non importa. Forse nemmeno sei arrivato a leggere fino a questo punto. Non importa. Tanto io sto ascoltando il mio cuore: sai batte. Come il tuo se mi leggi. Ok. Ti saluto. È stato bello scriverti. Scriverti una cosa che leggerai. Quindi domani. Oggi io scrivo domani. Vedi: è bello scrivere. Perché lo scrivere è sempre domani. Oggi è domani. Una foto è l’oggi nel domani. Un film lo stesso. Tutto è domani. Che bello. Vedi: mentre scrivo sto trovando altre cose che sono domani. Ma tutto è domani. Quindi non ti elenco più niente. Tanto tutto è domani. Ciao ci vediamo domani: il più bel saluto che si possa fare, semplicemente perché hai già realizzato il saluto. Pensa che domani verrà sempre e sarai felice. L’ho scritta io di mio pugno per farti conoscere che oggi è domani.
Giuliano
Questo blog è stato creato dal sottoscritto per essere utilizzato come cavia da laboratorio in quanto, volendo erudirmi sull'utilità dei blog nella nostra moderna società schiava della tecnologia multimediale, ho preferito fare pratica piuttosto che rincretinirmi di teoria infusa e masticata da altri. Praticamente come se un ragazzo alle prime voglie "andasse per viali" invece di darsi all'onanismo di fronte ad immagini di ragazze ignude. Buona lettura di quel pochissimo che c'è a tutti.
30 nov 2009
La pensione del Blasco....
Cari lettori, vorremmo fare un'appello all'Enpals, l'ente previdenziali per gli artisti. Signori dell'Enpals, accettate la richiesta di pensione avanzata dal signor Vasco Rossi. L'uomo ormai non è più capace di lavorare e produrre in autonomia. Lo si capisce dalla cover di Creep dei Radiohead. Come può un grande rocker come lui (la ggggente dice così e io mi adeguo alla massa.....)dover fare una cover come singolo, di un pezzo di oltre 10 anni fa, cosi tanto per riesumare qualcosa che i diciottenni di oggi forse non hanno mai sentito (mi sembra proprio difficile comunque.....)? La parola d'ordine è una sola, caro Vasco: RITIRATIIIIIIIII!!!
25 nov 2009
Autocelebrazione....
E oggi son 30....sono adulto? sono gggiovane? sono anziano? Boh è un età così strana questa. Conosco persone che a quest'età avevano già 3 figli e altre che ancora non avevano concluso l'università. Altri indipendenti e altri ancora in casa con i genitori. Altri seri lavoratori e altri fannulloni. Insomma siamo ancora lontani dalla stabilità mentale e sociale definitiva. Io ne sono un classico esempio: vorrei diventare adulto, ma non voglio del tutto. Magari quando mi sposerò maturerò definitivamente. O magari sarò ancora più cazzone di prima....Ps Cari lettori, specifico che non so se e quando mi sposerò.
3 nov 2009
Una croce sul cuore....
Cari lettori, ben due post nello stesso giorno: praticamente un record. Pero la cosa è davvero seria e grottesca allo stesso tempo. La sentenza della Corte di Strasburgo sui crocefissi nelle scuole mi sembra un'assurdità, che va oltre il politicamente corretto. Premesso che in Italia quel crocefisso sopra la lavagna non ha impedito in questi 150 anni di far crescere sui banchi milioni e milioni di italiani che si sono professati atei, laici ad oltranza, mangiapreti o addirittura hanno cambiato religione radicalmente, rifiutando il cristianesimo in toto. Ma la cosa piu blislacca è che a proporre questa "modifica" dell'arredamento scolastico delle nostre scuole pubblica sia una cittadina finlandese, Finlandia che ha nella bandiera una bella croce azzurra. Ora: immagino che la signora abbia rinunciato alla propria nazionalità in nome della laicità. Aspetto con ansia che la Corte Europea metta fuori legge, in tutti i luoghi pubblici su territorio dell'Unione Europea, comprese le aule scolastiche, la Union Jack e tutte, nessuna esclusa, le bandiere dei paesi scandinavi. Provocazione per provocazione, facciomolo bene il lavoro....
2 nov 2009
Ciro, il figlio di Target.....
Cari lettori, siamo in piena crisi esistenziale dovuta a vari fattori. Familiari, lavorativi, sentimentali, sportivi. Se nelle prime te io sono attore in prima persona e quindi fautore del mio destino, sulla quarta sono spettatore passivo. Ed è la cosa che mi da piu fastidio nella vita: non poter decidere sui miei problemi. Non riesco a subire la sorte senza incazzarmi. E a maggior ragione se non ho alcun potere per soverchiare il destino infausto. Ecco, io non posso fare molto per il destino della Juventus, se non quello di subire, tifando, il nostro inesorabile prossimo destino di squadra senza capo ne coda. Qualcuno mi presta 500-600 milioni di euro per soverchiare questo destino bianconero infame?
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